Uilca, in Molise e Abruzzo il calo degli sportelli più forte
Furlan, 'da desertificazione bancaria ricadute su economia'
Molise, Abruzzo e Marche conquistano il triste primato della desertificazione bancaria. E' quanto sottolinea il sindacato bancario Uilca secondo cui tra il 2018 e il 2023 le tre regioni hanno rispettivamente visto ridurre la presenza degli sportelli bancari nel proprio territorio del 28,4%, del 25,9% e del 25%. Percentuali superiori alla media nazionale: -20,7% (-5.248), da 25.409 a 20.161. I comuni serviti da banche in Italia, negli stessi anni, sono diminuiti del 13,4% (-717), da 5.368 a 4.651. Anche i dipendenti hanno subito un calo del 6% (-16.727), da 278.152 a 261.425. Nel 2023, sono 4.347.643 (pari al 7,4% dell'intera popolazione) le persone senza accesso a uno sportello bancario. Di questi, 1.373.919 sono over 60. "La desertificazione bancaria continua purtroppo a registrare un andamento negativo. Con la nostra campagna Chiusura filiali? No, grazie, durante lo scorso anno, abbiamo girato molti territori e parlato con tante persone. Il problema della chiusura degli sportelli bancari riguarda tutta la popolazione e ha ricadute sui territori in termini economici, di legalità e sociali", commenta il segretario generale Uilca Fulvio Furlan. "Questa mobilitazione, insieme al Rapporto Annuale sulla desertificazione bancaria che abbiamo presentato lo scorso gennaio, ha agevolato la costituzione di un gruppo di lavoro presso il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro, grazie al presidente Renato Brunetta che ha accolto il nostro appello". A gennaio Uilca ha presentato il primo rapporto sull'impatto della desertificazione bancaria: nove persone su dieci sono insoddisfatte dalla chiusura degli sportelli bancari nel proprio comune e ritengono utile parlare con un operatore bancario. Per otto su dieci non sarebbe lo stesso se lo sportello bancario chiudesse e fosse sostituito da un bancomat. Per sette su dieci la prossimità bancaria influisce sulla propensione all'investimento in prodotti finanziari.
(A.Monet--LPdF)