Sileoni, se Mef vende cospicua quota Mps può accadere tutto
'Crediamo che ci sono condizioni per lasciare la banca autonoma'
"Noi crediamo che ci siano le condizioni affinché il Monte dei Paschi di Siena resti autonomo, ma la prima e più importante mossa spetterà al Mef e al governo". Lo afferma all'ANSA il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, in vista della scadenza del lockup del 2 luglio che consente al Tesoro di poter vendere ulteriori quote di Mps. "Se - prosegue Sileoni - decideranno diversamente da come noi auspichiamo, cioè mettendo subito in vendita una cospicua parte del 26% attualmente in possesso dello Stato, si aprirà uno scenario di mercato, nel quale potrà succedere di tutto. Se, invece, il Mef individuerà un partner attualmente operante nel settore bancario italiano, significherà che ci sarà stata una scelta politica capace di premiare uno dei gruppi bancari che, pur nelle smentite di rito, ambisce ad acquisire Mps. Lo scenario che si presenterà dopo l'estate e durerà per mesi passerà attraverso una probabile discesa dei tassi d'interesse dovuta alla riduzione del costo del denaro: una nuova situazione che impegnerà i gruppi bancari in un contesto nuovo e più difficoltoso rispetto a quello di oggi". "Il governo, quindi, avrà - conclude - la possibilità di scegliere: o individuare un partner o rimettersi alle decisioni del mercato con scenari e situazioni oggi non prevedibili. Bisogna comunque riconoscere il grande lavoro fatto dalle lavoratrici e dai lavoratori del gruppo senese e dall'amministratore delegato, Luigi Lovaglio, oltre che, per le competenze specifiche, dal presidente Luigi Maione".
(P.Toussaint--LPdF)