Bolsonaro nell'ambasciata ungherese, la Corte archivia il caso
'Non ci sono prove che stesse cercando di ottenere asilo'
La Corte suprema brasiliana (Stf) ha archiviato il caso relativo al soggiorno di Jair Bolsonaro nell'ambasciata dell'Ungheria a Brasilia, avvenuto lo scorso febbraio, in assenza di prove che l'ex presidente stesse cercando di chiedere asilo al governo del suo alleato politico, Viktor Orbán. "Non ci sono elementi concreti che indichino che la persona indagata intendesse ottenere asilo diplomatico per fuggire dal Paese e, di conseguenza, danneggiare l'indagine penale in corso", ha affermato il giudice della Stf, Alexandre de Moraes. "Le missioni diplomatiche, pur beneficiando di una protezione speciale ai sensi della Convenzione di Vienna, non sono considerate un'estensione del territorio straniero, motivo per cui non è prevista alcuna violazione della misura precauzionale di non lasciare il Paese", ha aggiunto. Bolsonaro ha trascorso due notti presso la sede diplomatica ungherese tra il 12 e il 14 febbraio, dopo che gli era stato sequestrato il passaporto nell'ambito di un'inchiesta sul presunto tentativo di golpe dell'8 gennaio 2023 nella quale è indagato. Il sospetto è che stesse cercando di sottrarsi alla giustizia del suo Paese approfittando della sua amicizia con Orban.
(N.Lambert--LPdF)