Unesco, il cileno Boric espone le sue scelte per la sicurezza
Il contrasto della delinquenza anche con educazione e cultura
Il presidente cileno Gabriel Boric è intervenuto oggi a Parigi ad una sessione plenaria dell'Unesco dedicata agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG4), sostenendo che "l'istruzione non è solo un diritto umano fondamentale, è un bene pubblico globale che consente l'esercizio di altri diritti". Accompagnato dal ministro degli Esteri Alberto van Klaveren, Boric ha presentato una riflessione su come cercare di contrastare efficacemente l'insicurezza causata nella popolazione dalla delinquenza e dal narcotraffico. Sono convinto, ha affermato, che "la lotta alle attività che alterano la quiete sociale non debba essere condotta solo con politiche per la sicurezza o inasprimento delle pene, ma anche con un maggiore sforzo per l'educazione, la cultura e lo sport". Ed è per questo, ha aggiunto, "abbiamo una responsabilità urgente: dobbiamo mobilitarci e abbattere le barriere per garantire che ogni ragazzo, ragazza, giovane e adulto abbiano accesso a un'istruzione inclusiva, equa e di qualità". Rallegrandosi per il lavoro svolto dall'Unesco. il capo dello stato cileno ha poi detto anche che stiamo gettando i semi per creare un mondo più giusto in cui tutti abbiano l'opportunità di raggiungere il proprio pieno potenziale". Boric ha infine difeso, come leader di "un governo progressista", l'esistenza di "alcuni spazi della vita che non devono essere oggetto di affari", come la sanità, le pensioni e, in particolare, l'istruzione".
(Y.Rousseau--LPdF)