Conclusa senza accordi la Cop16 in Colombia
Interrotto per mancanza di quorum il dibattito sui finanziamenti
La Conferenza delle Nazioni Unite sulla diversità biologica, Cop16, tenutasi nelle ultime due settimane a Cali, in Colombia, si è conclusa per mancanza del quorum dopo oltre 10 ore di discussione notturna. I partecipanti sono riusciti a trovare accordi su diverse questioni controverse, tra cui l'accettazione delle popolazioni indigene e delle comunità locali come gruppo consultivo permanente della Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica e il riconoscimento della conoscenza ancestrale delle persone di origine africana, una richiesta presentata dalla Colombia e Brasile. Le questioni più spinose sono state lasciate alla fine. Alle 7:35 del mattino sono state approvate le regole per l'adozione e il funzionamento di un'organizzazione multilaterale affinché le aziende condividano i benefici che ottengono da prodotti creati a partire da informazioni su sequenze genetiche che non gli appartengono. Il punto di rottura è stata la discussione sulle finanze. Nello specifico, la proposta di creare un fondo per la biodiversità non gestito dal Global Environment Facility, presentata da paesi africani e dell'America Latina, è stata considerata non necessaria da Canada, Unione Europea e Svizzera. Nel corso di questa discussione, la ministra colombiana dell'Ambiente Susana Muhammad, presidente della Cop16, ha annunciato che non era presente il numero minimo di rappresentanti necessari e la sessione è stata sospesa.
(R.Lavigne--LPdF)