Censurata la 'scultura dei desideri' a Cuba
Cancellati messaggi della popolazione a favore della libertà
Lo scultore tedesco Martin Steinert aveva pensato la sua opera 'Nube di Legno, l'architettura dei desideri', collocata nell'emblematica Plaza Vieja de L'Avana nel quadro della XV Biennale d'arte di Cuba, come un'installazione interattiva sulla quale anche gli spettatori erano invitati ad apportare i loro desideri e sogni. E nell'attuale contesto di profonda crisi economica i cubani non si sono fatti pregare. Presto la scultura composta da migliaia di pezzetti di legno è stata decorata con frasi che inneggiano alla libertà reclamando anche migliori salari e condizioni di vita. "Una Cuba libera", ha scritto un anonimo in uno degli oltre 1800 listelli di legno che la compongono, mentre altri chiedono semplicemente "che il salario sia sufficiente per vivere", e che "Cuba torni a sorridere". Le immagini dei messaggi che decorano la scultura hanno fatto il giro del mondo sui social e il governo castrista ha preso provvedimenti, mandando a cancellare o 'correggere' alcune delle frasi più esplicite. E dove prima c'era "Viva una Cuba libera dal comunismo" adesso figura "Viva Cuba libera dagli yankee", mentre altre frasi 'scomode' sono state ricoperte di tinta nera. Eppure l'autore della scultura a forma di fiore, alta otto metri e con 10 di diametro, era stato chiaro quando aveva presentato l'opera: "la cosa più importante è che entri in contatto con la gente, solo così sarà completa", aveva affermato Steinert.
(N.Lambert--LPdF)