Campi Flegrei, lo sciame ha rallentato ma non ancora finito
Di Vito (Ingv), deformazione tale che ci aspettiamo altri eventi
Lo sciame sismico che da ieri è in corso ai Campi Flegrei "ha rallentato il suo ritmo, ma non è ancora finito", ha detto all'ANSA il vulcanologo Mauro Di Vito, direttore dell'Osservatorio Vesuviano dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Non ci sono segnali che permettano di dire se e per quanto tempo lo sciame proseguirà né se a questo sciame sismico potranno seguirne altri, ma "data la deformazione del suolo che sta interessando l'area è evidente che ci aspettiamo anche altri eventi", ha osservato Di Vito. Nel frattempo si lavora per raccogliere nuovi elementi: "facciamo misure di tutti i parametri possibili" e siamo implementando la rete di monitoraggio in aree finora meno trascurate". Si controllano anche tutti i fenomeni legati alla condizione del magma: "le analisi dei gas stanno evidenziando un aumento delle temperature e della pressurizzazione del sistema idrotermale superiore, con valori del gas emesso pari a 4.500 tonnellate di CO2 al giorno emessa dal sistema delle solfatare in località Pisciarelli". Misure analoghe sono state estese nel golfo. Nell'Osservatorio Vesuviano, intanto, ricercatori e tecnici stanno lavorando ormai da 24 ore: "i ritmi per il personale stanno diventando intensi, c'è una grande pressione e avremmo bisogno di più personale". Molti ricercatori dell'Ingv sono andati spontaneamente a dare aiuto agli addetti alla Sala di monitoraggio, dove nella notte si sono continuati a registrare terremoti con una frequenza di 10 o 20 secondi.
(C.Fournier--LPdF)