La Cina registra un Pil a +4,6% nel terzo trimestre
Poco sopra le attese, +0,9% la crescita su base congiunturale
La Cina registra nel terzo trimestre un Pil in crescita del 4,6% annuo, meglio del 4,5% atteso dagli analisti, ma peggio del 4,7% di aprile-giugno, complicando le possibilità di centrare il target ufficiale per il 2024 di 'circa il 5%'. Su base congiunturale, invece, il rialzo è dello 0,9%, meglio dello 0,7% precedente e poco sotto le stime dell'1%. Il Pil a +4,6% rappresenta il ritmo più lento registrato nell'ultimo anno e mezzo, da marzo 2023, nel contesto di un "ambiente esterno complicato e severo, così come di nuovi problemi di sviluppo economico interno", ha riportato una nota diffusa dall'Ufficio nazionale di statistica, secondo cui, "in generale, l'economia nazionale è stata stabile con un progresso costante nei primi tre trimestri e gli effetti delle politiche hanno continuato a manifestarsi con importanti indicatori che hanno mostrato cambiamenti positivi di recente". L'ulteriore rallentamento dell'economia del Dragone evidenzia l'urgenza di ulteriori stimoli alla crescita: a fine settembre la Cina ha lanciato una serie di misure di sostegno, tra cui tagli ai tassi di interesse e sostegno ai settori immobiliari e azionari, senza però convincere i mercati. Nei primi nove mesi la crescita si è attestata al 4,8%, a 94.974 miliardi di yuan totali (circa 13.380 miliardi di dollari), mettendo a rischio il target ufficiale di 'circa il 5%', cifra che gli analisti considerano ambiziosa senza misure più aggressive per stimolare la domanda e una ripresa nel settore immobiliare in difficoltà. L'economia, infatti, è rimasta lenta a dispetto della revoca delle dure restrizioni draconiane per il Covid-19 di fine 2022 in scia al crollo della fiducia di imprese e consumatori, insieme alle grandi difficoltà vissute dal mercato immobiliare.
(H.Leroy--LPdF)