Bernini, per l'Einstein Telescope un totale di 1,3 miliardi
Il ministro all'evento del G7 sulle infrastrutture di ricerca
È di 1,3 miliardi complessivi, tra fondi governativi e fondi dalla Regione Sardegna, il finanziamento previsto per realizzare in Sardegna, nella ex miniera di Sos Enattos a Lula, il futuro osservatorio per le onde gravitazionali Einstein Telescope. Lo ha detto oggi il ministro per l'Università e la Ricerca, Anna Maria Bernini, in apertura della conferenza sulle grandi infrastrutture di ricerca organizzata a Oliena, in provincia di Nuoro, nell'ambito della presidenza italiana del G7. L'evento, satellite del G7 Scienza che si è tenuto in luglio a Bologna, è stato organizzato dal ministero dell'Università e Ricerca in collaborazione con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. La cifra di 1,3 miliardi alla quale si riferisce Bernini comprende lo stanziamento di circa 950 milioni di euro annunciato dal governo italiano nel dicembre 2023 e circa 300 milioni da parte della Regione Sardegna. "Stato e Regione marciano di pari passo", ha rilevato ancora Bernini riferendosi agli stanziamenti per l'Einstein Telescope. "Ieri ho parlando con il ministro olandese e lo stanziamento italiano di 1,3 miliardi è più di quello che l'Olanda sta investendo", ha detto ancora il ministro parlando con i giornalisti a margine dell'evento. Bernini ha affermato inoltre di essere "ottimista" rispetto alla possibilità dell'Italia a ospitare il grande osservatorio, per il quale è stata presentata anche la candidatura dell'Olanda. "Siamo ottimisti e siamo ripartiti alla grande, eliminando ostacoli infrastrutturali che potessero frapportsi alla candidatura", ha aggiunto poi parlando con i giornalisti e riferendosi al progetto per la realizzazione di un parco per l'energa eolica nella stessa zona. Per quanto riguarda l'Italia, le possiilità per l'Einstein Telescope sono due: la realizzazione di una struttura a tringolo a Sos Enattos oppure due strutture a forma di L da realizzare in Sardegna, sempre a Sos Enattos, e in Olanda. "Gli scienziati dicono che entrambe le soluzioni sono praticabili: è una scelta di opportunità", ma "stiamo continuando a lavorare per sostenere un'unica sede a Sos Enattos" e "metteremo tutta la forza che abbiamo per portare l'Einstein Telescope a Lula". Per Bernini "le grandi infrastrutture sono i segni più evidenti dell'avazamento e la loro importanza va oltre il valore scientifico perché costituiscono una spinta per lo sviluppo economico, tecnologico e sociale. Le grandi infrastrutture favorisocono innovazione e conoscenza in tutto il mondo e sono di stimolo per i giovani ricercatori, nel rispetto di ogni nazionalità, genere e posizione poltica", ha aggiunto il ministro citando grandi centri di ricerca attivi in Italia come il centro per il supercalcolo che a Bologna ospita il supercomputer Leonardo e i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'Infn con il Gran Sasso Science Institute. Sono tre, ha concluso il ministro, le principali ricadute positive delle infrastrutture di ricerca: "Far tornare i cervelli in fuga, rendere ricca una regione e strappare territori alla criminalità e fare dell'Italia un centro di ricerca e innovazione".
(M.LaRue--LPdF)