Schillaci,presto sarà attivo portale per diffusione telemedicina
Per informare i cittadini e far conoscere quali sono i servizi
La telemedicina "rappresenta sempre di più un supporto fondamentale per potenziare l'assistenza domiciliare, per gestire la cronicità e per ridurre le disuguaglianze. Grazie ai servizi di telemedicina, ad esempio, i pazienti non dovranno spostarsi dal proprio domicilio potendo contare su un'assistenza continua. Presto, inoltre, sarà attivo il Portale per la diffusione della telemedicina, un canale con il quale vogliamo informare i cittadini e far conoscere loro quali sono i servizi di telemedicina, come funzionano, che impatto hanno sull'assistenza". Lo ha sottolineato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenuto al convegno 'Tecnologia e ricerca per la sanità di domani'. Ad aprire poi "interessanti prospettive di modernizzazione - ha proseguito Schillaci - è inoltre il nuovo Fascicolo sanitario elettronico, che rappresenta scuramente un passo avanti nella digitalizzazione dei dati sanitari, e penso poi alla velocità con cui l'Intelligenza artificiale si sta imponendo in tanti settori, a partire proprio dalla sanità". L'Intelligenza artificiale, ha precisato, "può ampliare la possibilità di cura in tante malattie, può aiutare i medici a fare diagnosi più precise, può incidere sulla salute globale. E porta verso una medicina sempre più personalizzata. Questa è una sfida che ci chiama in causa tutti ed è un tema centrale nel G7 a Presidenza italiana", ma "ovviamente l'Intelligenza artificiale non va considerata sostitutiva dell'uomo che deve governarla, con etica e responsabilità". Il ministro ha inoltre sottolineato come "la ricerca e la tecnologia sono determinanti anche in ambito oncologico, favorendo un approccio medico sempre più orientato verso cure personalizzate. Individuare la terapia più appropriata per il singolo paziente è la finalità dell'Oncologia di precisione, una delle principali aree di innovazione nella lotta contro il cancro: non dimentichiamo che se oggi in Italia il 60% dei pazienti è vivo a cinque anni dalla diagnosi di cancro e un milione di persone può essere considerato guarito è grazie ai progressi negli ultimi nel campo della ricerca nelle cure e nell'assistenza".
(H.Duplantier--LPdF)