Palestina, dall'Italia spedizione di farmaci plasmaderivati
Inviati in Cisgiordania, a gennaio una fornitura a Gaza
L'Italia ha inviato un carico di farmaci plasmaderivati in Cisgiordania per rispondere alle esigenze dei pazienti con malattie emorragiche congenite. In Palestina, ormai da mesi, l'accesso a queste terapie salvavita non è infatti più garantito. Lo ha fatto sapere il Centro Nazionale Sangue (Cns) dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss). La spedizione, partita dall'Italia il 19 luglio e arrivata a destinazione il 25, è l'ultima di una serie di invii gestiti nell'ambito del progetto Haemo_PAL per rispondere alla crisi umanitaria e sanitaria che sta colpendo, oltre alla Striscia di Gaza, anche i territori della Cisgiordania. L'invio consta di circa 3,3 milioni di Unità Internazionali (UI) di Fattore VIII in combinazione con il Fattore di von Willebrand; 830 mila UI di Fattore IX della coagulazione e circa 210 mila UI di Complesso protrombinico a tre fattori. Questi farmaci plasmaderivati eccedono il fabbisogno nazionale e provengono dalla lavorazione del plasma donato da donatori italiani, fa presente il Cns. Il progetto Haemo_PAL, coordinato da Cns e Iss e finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, è stato avviato nel 2021 per migliorare i livelli di assistenza sanitaria ai pazienti coagulopatici ed emoglobinopatici palestinesi. La precedente spedizione, risalente a gennaio 2024, aveva raggiunto i pazienti della Striscia di Gaza.
(H.Duplantier--LPdF)