Quando Mina era una 'Pasta Diva', spot in mostra da Barilla
Fu testimonial dal 1965 a 1970, costumi esposti con 'Apritimoda'
Una "Pasta diva". A questo pensava Pietro Barilla quando, nel 1965, aveva incontrato a Roma Mina: una diva per rivoluzionare l'immagine della pasta e farla diventare un piatto di tendenza. Lei disse di sì e divenne interprete dei caroselli Barilla dal 1965 al 1970. Oggi è possibile ripercorrere quei cinque anni in un viaggio tra piume, strascichi e corpetti proposto dal Gruppo Barilla, che apre le porte del suo Archivio Storico per una nuova esposizione nell'ambito di ApritiModa 2024, in programma il 19 ottobre. Presso l'headquarter di Pedrignano, alle porte di Parma, saranno esposti per l'occasione otto dei preziosi abiti indossati da Mina nei caroselli diretti da Piero Gherardi tra il 1966 e il 1967. Mina non solo prestava la sua voce, ma incarnava eleganza e raffinatezza con abiti che, ancora oggi, rappresentano il meglio dello stile italiano. La mostra, oltre a presentare i costumi firmati da Gherardi, offrirà anche la proiezione di alcuni dei più celebri caroselli dell'epoca: in 5 anni Mina, diretta non solo da Gherardi ma anche da registi del calibro di Valerio Zurlini, Antonello Falqui ed Enrico Sannia registra più di 60 cortometraggi, oggi conservati presso l'Archivio Storico Barilla nelle pellicole 35mm. In ogni carosello intonava i classici del suo repertorio dell'epoca, da"Brava" a "Vorrei che fosse amore", da "Niente di niente" a "Un anno d'amore". Emozioni e ricordi da rivivere grazie alla mostra aperta, gratuitamente, sabato 19 ottobre, con prenotazione sul sito www.apritimoda.it.
(P.Toussaint--LPdF)