Elisabetta regina d'Inghilterra torna al teatro Massimo
Dal 22 al 29 ottobre a Palermo con la regia di David Livermore
Dopo più di 50 anni torna in scena al Teatro Massimo di Palermo "Elisabetta, Regina d'Inghilterra" di Gioacchino Rossini, dal 22 al 29 ottobre, e per la prima volta arriva in teatro il regista Davide Livermore, uomo di teatro a 360°, ma anche cantante, e regista tra i più acclamati e innovativi d'Europa. I suoi successi alla Scala di Milano e al Teatro Greco di Siracusa sono noti a tutti, e, convinto com'è che un'opera lirica, come i classici, sono sempre contemporanei, non teme di spostare in avanti nei secoli i suoi spettacoli. In questo caso non avremo Elisabetta I e la sua lotta con gli scozzesi, ma la regina britannica per eccellenza, Elisabetta II e la seconda guerra mondiale. Lo spettacolo quindi è ambientato negli anni '50 del '900 e gli straordinari costumi di Gianluca Falasca, con le scene di Giò Forma e i videoartisti D-Woksono in grado di trasformare e dilatare lo spazio scenico. Livermore lo ha ampiamente dimostrato nelle sue memorabili inaugurazioni del Teatro alla Scala, a partire da Attila e poi con Tosca e con il Macbeth. L'opera del 1815, scritta da Rossini su libretto di Giovanni Schmidt, debuttò a Napoli, ma a Palermo nel 1971 ci fu un'edizione memorabile, diretta da Gianandrea Gavazzeni con la regia di Mauro Bolognini. Oggi lo spettacolo è frutto di una coproduzione del Teatro Massimo con il Rossini Opera Festival. Le due regine, a distanza di quasi 400 anni, hanno in comune un dato: entrambi hanno sacrificato carattere, vita privata ed emozioni alle ragioni della Corona e non mancano nell'allestimento le allusioni all'eleganza sfrontata della fiction The Crown. Sul podio il maestro Antonino Fogliani, uno specialista dell'universo rossiniano, dirige il soprano georgiano Nino Machaidze, il tenore Andrea Scala nel ruolo di Leicester, mentre Ruzil Gatin sarà l'antagonista Norfolc. Salome Jicia canta nel ruolo di Matilde. Si chiude così la Stagione del 2024, prossimo appuntamento è l'inaugurazione della nuova stagione che speriamo possa debuttare con un soprintendente in carica.
(A.Monet--LPdF)