Binoche, 'per interpretare Penelope ho guardato a me'
Pasolini, con The Return racconto l'Ulisse che c'è in noi
Basterebbe lo sguardo pieno di passione trattenuta di Penelope (Juliette Binoche) quando intravede nel mendicante straccione il suo Ulisse (Ralph Fiennes) a rendere imperdibile 'Il Ritorno' di Uberto Pasolini, presentato oggi in anteprima nazionale alla Festa di Roma nella sezione Grand Public e in sala con 01... Liberamente tratto dagli ultimi canti dell'Odissea, il film racconta l'arrivo disincantato di Odisseo a Itaca dopo vent'anni di assenza, l'incontro pieno di problemi con il figlio Telemaco (Charlie Plummer) e con il cane Argo e l'occupazione del palazzo reale da parte dei Proci in attesa che finalmente Penelope faccia la sua scelta. Non ci si aspetti però un eroe pronto a mostrare i suoi muscoli e con tanta voglia di vendicarsi. L'Ulisse di Pasolini è solo un vecchio stanco, pieno di sensi di colpa e senza troppo coraggio, un uomo che si lascia vivere in un cielo senza dei, anche di fronte al suo amato regno. Anche la stessa Penelope, moglie tenace che cerca di ritardare la scelta, sembra una donna stanca della sua stessa speranza. "Non ho avuto bisogno di fare ricerche o studi per fare questo personaggio - dice a Roma la Binoche -, gli archetipi sono sempre dentro di noi. Ora questa donna prigioniera nel suo castello e piena di solitudine e senso di abbandono mi ha fatto pensare a dei periodi della mia vita quando mi sono trovata da sola a dover educare i figli. Insomma entrare in contatto con lei è stato più facile di quello che credevo".
(P.Toussaint--LPdF)