Pharrell Williams, 'costruite vostro sogno pezzo dopo pezzo'
Universal porta in sala Piece by Piece, biopic in formato Lego
(di Lucia Magi) A Pharrell Williams non piace parlare di se stesso. Sul palco del cinema di Los Angeles dove presenta Piece by Piece, il documentario sulla sua vita in formato Lego che Universal porta nelle sale italiane questo fine settimana, ciondola quasi imbarazzato. Mani in tasca, cappellino con la visiera bassa. "È il motivo per cui scrivo per gli altri e produco per gli altri. Per me è noioso ascoltare la mia voce. Vi piace sentirvi nella segreteria telefonica? È divertente?", chiede al pubblico il cantante e produttore da 13 Grammy e milioni di dischi venduti. Da anni il suo agente insisteva perché facesse un documentario. "Ho cambiato idea quando mi ha detto che potevo farlo come volevo. Ho pensato: 'Ok, può diventare non qualcosa di autoreferenziale, ma l'occasione per essere creativi". Per raccontare la propria parabola dalle case popolari di Virginia Beach alle vette delle classifiche mondiali, all'artista 51enne serviva mettere distanza, una maschera. Ha contattato il regista Morgan Neville perché aveva amato il suo il doc premio Oscar nel 2014 sui coristi delle grandi pop band, '20 Feet from Stardom', e il modo in cui ha raccontato la storia di Fred Rogers in Won't You Be My Neighbor?. "Sentivo di potergli concedere completa autonomia nel raccontare la mia storia, usare la mia musica e raccogliere le interviste". "Certo, però voleva farlo con i Lego! - ride Neville - All'inizio ho pensato fosse folle, ma il viaggio è iniziato davvero cinque anni e mezzo fa. Mi ha concesso una lunga intervista e poi è praticamente sparito: la libertà che prometteva era pure troppa!". Dopo essersi goduti i 94 minuti del musical-biopic, la scelta di raccontare la vita di Pharrell attraverso gli amati mattoncini sembra avere perfettamente senso. Il film entra a ritmo trascinante e gioioso nel mondo creativo dell'uomo che ha plasmato alcuni dei brani più famosi degli ultimi decenni, inclusa Happy, l'allegro tormentone di Cattivissimo Me 2 diventato fenomeno globale. Con quel suo sound che mescola hip-hop, hard rock e disco, Pharrell ha prodotto e portato alla ribalta molte icone della musica contemporanea. Gwen Stefani, Kendrick Lamar, Snoop Dogg, Justin Timberlake, Jay Z sono alcuni di quelli che compaiono nel documentario, ovviamente trasformati in Lego. "La vita mi ha insegnato che le cose più divertenti e interessanti succedono quando supero il mio ego", riflette l'autore di Drop It Like It's Hot di Snoop Dogg o di Get Lucky dei Daft Punk. "Il mio ego era terribile. Pensavo che tutto ruotasse attorno alla mia creatività. Ero arrogante, ma anche illuso. C'è voluto l'universo a umiliarmi e a farmi capire che se ho raggiunto qualcosa l'ho fatto grazie a chi mi ha aiutato e ha creduto in me. Con questo film voglio dire 'Grazie'", considera Pharrell, che aggiunge: "Se un nero del ghetto di una cittadina qualunque ha creato qualcosa, Tutto è possibile. Non importa che abbiate otto anni o 80: quando uscite dal cinema, pensate a cosa volete fare davvero e cominciate a costruire il vostro sogno. 'Piece by piece', mattoncino dopo mattoncino".
(V.Castillon--LPdF)